Il mondo dei cocktail si suddivide in due parti: i cocktail di tendenza e quelli più amati, veri e propri evergreen che tutti abbiamo bevuto almeno una volta nella vita. Chi non ha mai ordinato un Margarita? E chi non si è concesso un Negroni (o un Negroni sbagliato)? Per non parlare dello spritz, il cocktail del Veneto (a Venezia è rigorosamente lo Spritz Select), che oggi è conosciuto in tutto il mondo. Ma ce ne sono molti altri, come il Gin Tonic, a cui non possiamo proprio dire di “no”. E se poi il Gin cambia colore, come nel caso del Boca Gin Tonic Iconic, che dire… vien subito voglia di ordinarlo per un aperitivo chic.
Il Negroni è una vera e propria istituzione. E se è sbagliato, anche meglio, come nel caso di questo cocktail, molto apprezzato nel 2024. Un Negroni in cui si usa lo spumante, aggiungendo una grattugiata di scorza di agrumi, dall’aroma seducente e quel tocco acidulo che in realtà rinfresca il palato. Questo cocktail rispetta la tradizione, ma al contempo sposa l’innovazione, senza tradire la sua identità.
Chi non ha mai bevuto un Martini, possibilmente con le olive? Un grande classico della vecchia generazione, cresciuta con film e serie TV che omaggiavano l’iconico cocktail “dei ricchi”. Ma anche questo cocktail, al pari di tanti altri, è oggetto di rivisitazioni (e perché no, aggiungiamo noi). Conosciamo già il Gin Tonic affumicato, molto in tendenza negli anni scorsi, ma in questo caso parliamo di Martini affumicato, magari usando il ghiaccio ai funghi Shiitake affumicato. Ogni sorso è semplicemente un’esperienza, e anche parecchio intensa.
Il Gin Tonic è sicuramente uno dei cocktail più amati, ma quando cambia colore, ci emoziona. Perché, anche se conosciamo la logica che risiede dietro questa piccola “magia”, rimaniamo sempre affascinati di fronte al cocktail, quasi non crediamo ai nostri occhi. E perché non provarlo con il nuovo Gin Boca e Mucho Mas e con la tonica Iconic, che sono già un must del mondo della mixology? Vengono usate botaniche fresche e semplici per la sua produzione, tra cui bacche di ginepro, bucce di agrumi, aromi e spezie. Da provare assolutamente su bocaspirits.com, e tra l’altro il brand è giovane e modaiolo: perfetto da far conoscere ai giovani!
Lo abbiamo detto: nella mixology, probabilmente non abbiamo mai salutato gli anni ’90. Perché, alla fine, molti dei cocktail che bevevamo un tempo sono tutt’oggi un punto di riferimento per le nuove generazioni. Non ci siamo mai allontanati dal concetto di Old Fashion, anzi. Per molti di noi, poter sorseggiare un Cosmopolitan significa rivivere le atmosfere degli anni ’90, tuffandoci “di testa”, praticamente, nella serie icona del periodo: Sex & the City.
Probabilmente ben pochi decenni hanno segnato un cambiamento così repentino come gli anni ’90, in cui si è iniziata ad affermare la tecnologia, dove tutto era nuovo, dove ogni scoperta lasciava a bocca aperta. Quando i cocktail erano ancora super colorati, ma anche semplici e venivano serviti rigorosamente con l’ombrellino. Oggi definiremmo “vintage” questa scelta, e infatti i cocktail sono diventati più raffinati, moderni. Cosa bevono le nuove generazioni? Si concedono le innovazioni, ma con un profondo rispetto, se non devozione, verso i cocktail del passato.
Ma non è un caso se nella top dei cocktail più bevuti al mondo continuano a capeggiare l’Old Fashioned, il Dry Martini, il Margarita, l’Aperol Spritz. O persino l’Espresso Martini, il cui debutto si fa risalire agli anni ’80, amatissimo dalle top come Kate Moss. E che dire del Mojito, che prende il nome dall’esploratore inglese Sir Francis Drake?
E poi c’è lui, il Gin Tonic, tra i cocktail più famosi, ma anche più amati, le cui origini sono legate inevitabilmente a una terra lontana quanto esotica: l’India all’epoca della colonizzazione britannica. Eppure, non tutti sanno che questo cocktail è diventato tanto amato e popolare per le sue proprietà “salvavita”, definito persino un elisir di lunga vita.