Se dovessimo scegliere un’eccellenza italiana nel mondo, sarebbe la pizza. A mani basse. Perché è ciò che vogliamo mangiare quando magari siamo un po’ giù: bastano pomodoro, mozzarella e quel profumo di basilico fresco per rimetterci in pace con il mondo. Un’icona, il piatto più replicato dall’America al Giappone. E, per quanto ne esistano diversi tipi, nessuna è come la pizza napoletana, con quel cornicione alto, soffice, imbattibile. La pizza è nata a Napoli, ma non è necessario spostarsi così tanto per tentare di replicarla in casa. Vi diciamo i trucchi e i segreti della pizza napoletana, usando rigorosamente il Biscotto di Casapulla disponibile su bricopizza.it.
La pizza è la pizza, non c’è storia: è un cibo economico, ma che mette d’accordo tutti, grandi e piccini. E poco importa che negli ultimi anni siano finite in tendenza anche le pizze gourmet. L’autentica margherita napoletana è un capolavoro così com’è: cura verso ogni singolo ingrediente. E infatti, per preparare una buona pizza napoletana in casa, tutto inizia dalla scelta della farina. Gli esperti suggeriscono di usare una farina proteica, del livello 11,5%, di tipo 0 e di grano tenero. C’è chi predilige una farina di tipo 00. Per realizzare un impasto più morbido e non elastico, ottenendo l’effetto alta digeribilità, è possibile usare la farina 0. Il suggerimento in più? Comprare rigorosamente la farina dal fornaio.
La pizza è il risultato di un equilibrio. Quale? Quello di farina, lievito e acqua. Ecco perché durante la fase della preparazione del lievito si inizia sempre dall’acqua e poi la farina a poco a poco. Per circa 1,4 kg di farina, si può usare 1 litro di acqua, 50 grammi di sale e 2/3 grammi di lievito. L’impasto va manovrato a mano (o nell’impastatrice inizialmente, se non ci si sente pronti per questo grande passo). E le ore di lievitazione non possono essere scarse, in alcun modo.
Avete presente quando qualcuno dice che è l’aria di Napoli a rendere la pizza tanto speciale? Probabilmente è vero: mangiare una pizza a portafoglio camminando per Napoli è un autentico sogno per molti. Per farla in casa, però, dobbiamo prediligere una stanza asciutta, dove quindi non ci sono correnti d’aria calda o fredda. L’impasto va fatto riposare dalle 12 alle 20 ore su una tavola di legno, perché assorbe l’umidità.
Il condimento della pizza è altrettanto importante, non facciamo l’errore di creare piccoli pasticci. Possiamo usare i pelati di San Marzano, quindi non si usa mai la passata. In alternativa, anche il Piennolo del Vesuvio è davvero ottimo. Ma comunque ci vanno i pelati: è questa la regola d’oro dei grandi della pizza. Si può semplicemente sminuzzarlo a mano, aggiungendo il sale. E poi circa 80 di fior di latte. Nessun sapore deve prevalere sull’altro: come per l’impasto, anche il condimento è un equilibrio di sapori che non può mai venire meno.
Rigorosamente con il Biscotto di Casapulla! Eccoci a uno dei punti più importanti della pizza. Perché, come abbiamo visto, ciascuno step ci permette di creare una piccola magia in cucina. Una magia equilibrata. Abbiamo messo il giusto lievito, condito con il pomodoro nel modo migliore… e la cottura? Anche i pizzaioli più famosi sono concordi nel dire che serve la pietra refrattaria a casa. E non possiamo che consigliare di provare il Biscotto di Casapulla di bricopizza.it: il nome è unico e inimitabile, ed è una pietra refrattaria che sul sito si trova disponibile in diverse misure.
Il materiale con cui è realizzata? Di origine vulcanica, esattamente del Vesuvio, il simbolo di Napoli. Stiamo per portare nelle nostre case, dunque, un autentico pezzo del territorio napoletano, con lo scopo di non far bruciare il fondo della pizza. Il Biscotto di Casapulla è in uso anche nelle pizzerie napoletane, e questo prodotto viene realizzato a mano, in modo artigianale, e mostra tutta l’artigianalità dei napoletani. Viene prodotto, sempre in modo artigianale, anche per i forni domestici o semi professionali: si trovano, dunque, Biscotti di Casapulla per Forno Effeuno, Forno Ooni Koda, Forno Ooni Karu, Forno RoccBox. Ecco come fare la pizza tradizionale a casa: che dite, provate anche voi?