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Cucinare sano e gustoso con la cottura a vapore: 7 benefici da conoscere e tante altre informazioni utili

Marzo 12, 2022|
Rossi Luigi
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Mangiare è sempre stato un piacere oltre che un bisogno primario dell’uomo. Di conseguenza l’arte culinaria è stata una delle prime che l’uomo ha sviluppato.

Tanti i metodi e le tecniche di cottura alimenti conosciute e usate nei secoli. Tra queste la cottura a vapore. Usata da secoli presso le popolazioni orientali, è stata rivalutata molto in occidente negli ultimi anni grazie all’importazione della cucina orientale e alla crescente attenzione per uno stile alimentare sano ed equilibrato. Oggi è considerato il metodo di cottura migliore per ottenere cibi sani e leggeri.

Sana ma apparentemente poco gustosa, la cucina a vapore è in realtà capace di offrire non solo cibi ricchissimi di nutrienti che si perdono con altri metodi di cottura ma anche cibi belli a vedere e veramente gustosi!

Scopriamo dunque insieme tante curiosità sulla cucina a vapore! Una volta apprese, ti verrà voglia di metterti ai fornelli e provarla o di cercare un ristorante di cucina orientale o locale che la propone!

Cos’è la cottura a vapore

La cottura a vapore è una tecnica di cucina che, come dice il nome stesso, sfrutta il vapore per portare i cibi a cottura. La cottura a vapore sfrutta la convezione, ossia la circolazione dell’aria e dell’acqua innescata grazie al riscaldamento: gli alimenti si cuociono così assorbendo l’umidità dell’acqua o del brodo. Senza essere posti a contatto con acqua né con altri liquidi o grassi, i cibi vengono cotti all’interno di un cestello o recipiente forato che viene posto dentro un recipiente con uno strato di acqua (o brodo) che permette così di cuocere a vapore.

Perché cucinare a vapore gli alimenti?

Perché dovremmo preferire cucinare a vapore gli alimenti invece che adottare un altro metodo di cottura?

Sicuramente non per i tempi di cottura che, dopo vedremo, non sono i più rapidi: talvolta sono uguali a quelli di altre tecniche di cottura e altre volte sono anche più lunghi.

La risposta è che cucinare al vapore fa bene alla salute veramente!

7 benefici del cucinare a vapore

La cottura a vapore è veramente il metodo di cottura più salutare in assoluto per tanti motivi:

  1. preserva al massimo il contenuto di vitamine idrosolubili e sali minerali e tutte le proprietà nutrizionali ed organolettiche degli alimenti e permette di trarne il massimo beneficio, perché vengono conservate grazie al fatto che: (a) gli alimenti non entrano in contatto diretto con l’acqua di cottura; (b) viene mantenuto tutto il potere antiossidante e antinfiammatorio dei cibi proveniente da vitamine e polifenoli che vengono degradati da cotture ad alta temperatura (padella, forno, piastra…) o disciolti nell’acqua di cottura in caso di lessatura. Di conseguenza favorisce la disintossicazione dell’organismo.

Per saperne di più puoi leggere questo articolo di SmartFood IEO sui benefici del cucinare i cibi al vapore

  1. preserva al massimo il sapore degli alimenti, che restano praticamente inalterati mantenendo un sapore naturale e intenso grazie ai sali minerali che non vengono dispersi, a differenza di ciò che accade durante la bollitura
  2. preserva gli ingredienti con i loro colori e aromi naturali e per questo offre la possibilità di creare piatti appetitosi che stimolano l’appetito
  3. è dietetica, non rendendo necessario l’uso di grassi aggiunti per la cottura (i quali poi si possono aggiungere a crudo e in quantità ridotte a fine cottura) quindi è un metodo di cottura leggero
  4. agevola la digestione: grazie al minor apporto di calorie e l’eliminazione di acidi grassi dannosi per l’organismo, il processo di digestione è più facile e veloce
  5. diminuisce l’infiammazione e il senso di pesantezza che deriva da alimenti ricchi di grassi
  6. impedisce la formazione di sostanze tossiche e cancerogene, come, per esempio, l’acrilammide, grazie alla lentezza e all’uniformità di trasmissione del calore

Come si cucina al vapore

Esistono due tecniche per la cottura al vapore:

  • a pressione ambientale, che genera un vapore ad una temperatura prossima a 100°C
  • sottopressione, in cui si possono raggiungere anche temperature di 120°C

Cucinare al vapore con la vaporiera bamboo

Si può cucinare al vapore sul fornello usando le tradizionali vaporiere a cestelli in bambù, tipiche della cultura orientale: dei cestelli in bamboo vengono posti all’interno di una pentola con un certo livello di acqua portata a bollire. Il principio di funzionamento è lo stesso del caso in cui al posto del cestello in bamboo se ne usi uno in acciaio.

E’ un metodo a cui può ricorrere chiunque senza aver bisogno di particolari strumenti in cucina. Ha però dei limiti che possono scoraggiare qualcuno: occorre controllare spesso l’acqua presente nella pentola e che questa non raggiunga mai il cibo e i tempi di cottura e non è possibile cucinare contemporaneamente più alimenti – a meno che non si decida di metterli nello stesso cestello o di usare dei cestelli di bamboo che si impilano ma è più complicato controllare che tutti i cibi si cucinino per bene.

Cucinare al vapore con la vaporiera elettrica

Si può cuocere a vapore usando una vaporiera elettrica. In questo caso rispetto alla cottura a vapore su gas:

  • è più facile cuocere più alimenti tenendoli separati
  • i tempi di cottura sono più precisi grazie al timer di cui è dotata.
  • si spegne da sola una volta che la cottura è terminata, spesso emettendo un suono
  • si possono cuocere anche alimenti più liquidi
  • si può cucinare il riso se dotata di apposito contenitore
  • c’è un risparmio di tempo e di energia perché nel momento in cui occupano tutti i cestelli della vaporiera elettrica si ottimizzano i tempi grazie alla cottura contemporaneamente di diversi nello stesso tempo.

Cucinare al vapore con la pentola a pressione

Si può usare la pentola a pressione per cuocere al vapore con i vantaggi di tempi di cottura rapidi e la capacità di intenerire gli alimenti più tenaci ma con lo svantaggio di cucinare a temperature più alte rispetto alla vaporiera tradizionale e una cottura parzialmente a contatto con l’acqua.

Come cucinare al vapore nel microonde

Oggi è possibile anche la cottura al vapore nel microonde grazie alla presenza sul mercato di forni microonde combinati che la rendono possibile.

In questo caso o si adopera la vaporiera in dotazione al microonde o, se il forno non è già dotato di vaporiera, si usano contenitori adatti alla cottura a vapore in microonde composti da un fondo, un cestello e un coperchio: nel fondo si versa un po’ d’acqua, mentre nel cestello s’inseriscono gli alimenti e lo si chiude con il coperchio per poi avviare la cottura!

Tempistiche della cottura al vapore

Il tempo è denaro. Spesso si ha poco tempo da dedicare alla cucina. Per ottimizzarlo la cottura al vapore del cibo è un’ottima soluzione, perché richiede relativamente pochi minuti e permette di dedicarsi ad altro mentre il cibo si cuoce. Basta tagliare gli alimenti in pezzi piccoli, di ugual misura, porli nel cestello quando l’acqua raggiunge la piena ebollizione e non aprire il coperchio durante la cottura. Se si dispone di più cestelli o di una vaporiera elettrica, si possono cucinare al vapore contemporaneamente più cibi, scegliendo di riporre quelli più coriacei nei cestelli più bassi, vicini al fondo.

A seconda della tecnica usata per la cottura a vapore e degli alimenti da cuocere, il tempo può variare.

Tra i metodi più veloci ci sono la cottura al vapore in microonde e quella nella pentola a pressione (che riduce i tempi del 60% circa). La cottura al vapore con vaporiera elettrica o a gas e la cottura al vapore con cestello classico o in bambù richiedono più tempo.

Gli alimenti che cuociono più in fretta sono le verdure tagliate a cubetti e i piselli (dai 3 ai 5 minuti con i metodi tradizionali). Si possono cucinare al vapore pure le carni ma bisogna attendere dai 10 ai 20 minuti. I pesci sono i cibi preferiti – e più noti – della cucina a vapore. Tra questi, i più veloci da cuocere sono i gamberi (5 minuti), i filetti richiedono circa 10 minuti mentre il pesce intero ne impiega circa 20 minuti. Alcuni alimenti poi possono impiegare più tempo rispetto ad altre cotture, come il riso che richiede anche 40 minuti.

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