Che l’olio d’oliva extravergine faccia bene lo sappiamo tutti, ovviamente purché sia estratto da olive di qualità, meglio ancora se biologiche, ma ora c’è un prodotto ancora più interessante e di qualità: l’olio extravergine italiano prodotto dall’oleificio Sapigni. Cos’ha di interessante? Ebbene, oltre ad avere tutte le qualità di un ottimo olio extravergine di oliva biologico, è anche estratto dalle olive di piante secolari.
Quando si ama la propria terra e il proprio lavoro è facile che arrivino delle intuizioni di successo, come quella di Marco Amati che ha selezionato ben 190 piante centenarie tra quelle appartenenti alla famiglia, per produrre un particolare olio extravergine biologico.
La storia di queste piante, però, ha inizio nell’ormai lontano 1850 quando fu proprio Giovanni Sapigni, bisnonno di Marco Amati, ad avviare l’attività della famiglia Sapigni che prosegue dunque da quattro generazioni. Gli ulivi, situati in territorio riminese, precisamente tra le colline di Poggio Berni, che oggi si chiama Trebbio di Poggio Torriana, a circa 18 km dal mare, sono stati curati con passione e amore fino ai giorni nostri.
Naturalmente non tutte le piante sono sopravvissute alle vicissitudini del tempo, comprese le intemperie, ma le 190 piante che sono arrivate fino a oggi regalano un prezioso olio dal gusto inconfondibile. Infatti, viene prodotto da alberi particolarmente longevi: cultivar autoctone romagnole, che donano un olio non soltanto biologico, quindi di qualità, ma corposo, equilibrato, elegante, che ha i caratteristici sentori dell’olio di Romagna.
Oggi, purtroppo, ci siamo assuefatti ai sapori piatti della grande distribuzione dove una bottiglia d’olio può costare meno di 4 euro. Naturalmente non è un olio di qualità, anzi, sovente non se ne conosce nemmeno la provenienza. L’oleificio Sapigni, invece, ha continuato, nonostante il trascorrere del tempo, a produrre un olio eccellente, tramandando l’esperienza di produzione di padre in figlio.
Non ci sono grandi segreti da svelare nel processo produttivo di questo prodotto, al contrario, è tutto molto cristallino.
Il primo ingrediente di questa fortunata ricetta, come abbiamo detto, è la passione per il proprio lavoro e l’amore per la propria terra, il desiderio di continuare un ‘attività di famiglia senza cedere alla tentazione di sdoganare il prodotto in modo massivo.
Si tratta infatti di un olio prezioso, proprio perché ottenuto solo da olive italiane selezionate di alberi centenari con grande rispetto anche per l’ambiente. L’olio viene estratto esclusivamente a freddo, per non alterarne le proprietà organolettiche, ovviamente con coltivazione biologica.
E il gusto è davvero diverso e speciale, chi sa apprezzare l’olio e lo conosce ne distingue la qualità superiore. Ma naturalmente, la tecnologia non viene esclusa, per questo la produzione si avvale di impianti d’estrazione all’avanguardia, in modo da assicurare un olio profumato e saporito.
Per quanto riguarda l’ambiente, invece, oltre alla coltivazione biologica, gli scarti della lavorazione del processo di produzione non vengono dispersi nell’ambiente, ma vengono ceduti ad altre aziende per la realizzazione di sottoprodotti.
Un prodotto così particolare, ovviamente, non nasce all’improvviso ma è frutto, appunto, di un’intuizione felice e dall’incontro – in questo caso – con alcuni esponenti di Slow Food che hanno compreso fin da subito l’entità di tale intuizione e hanno incoraggiato Marco Amati e le sue due sorelle, Emanuela e Daniela, con le quali porta avanti l’attività di famiglia, a iniziare questa grande avventura.
E così, oltre all’olio extravergine che era già in produzione e ad altri prodotti che trovate su sapigni.com/it/, è stato dato il via a questa nuova, eccellente produzione: l’olio Colle Natio dei Centenari, disponibile in quantità limitata presso diversi punti vendita e sul portale sapigni.com/it/
L’olio Colle Natio dei Centenari ha ottenuto il Presidio Slow Food 2021 quale prodotto ideale per gli amanti dell’olio evo italiano di eccelsa qualità.