Siamo entrati ufficialmente nel mood natalizio: le vetrine sono allestite, i negozi vendono prodotti a tema e anche le nostre papille gustative iniziano ad allenarsi in attesa di grandi pranzi e cene a base di leccornie. Come resistere? Ovviamente è un periodo in cui i dolci sono abbondanti e in modo particolare sono proprio quelli della tradizione a conquistare: torrone, pandoro, panettone, struffoli… sono solo alcuni esempi! Parliamo però del grande duello: panettone o pandoro? I due dolci, il primo di origine meneghina e il secondo veronese, sembrano farla da padrone sulla tavola degli italiani ma c’è da dire che negli ultimi anni si sono associate varianti golose e gustose con prodotti eccellenti provenienti da tutta Italia. Un esempio? Il panettone al pistacchio. Tra le tante specialità oggi vogliamo parlarvi proprio del panettone artigianale con pistacchio verde di Bronte D.O.P. ideale da portare sulle tavole, come quello di Caraci una vera istituzione perché rientra nel solo 1% di veri panettoni artigianali al pistacchio di Bronte D.O.P.
Tra i dolci da portare a tavola a Natale ma ideali anche come dono c’è il panettone al pistacchio di Bronte D.O.P. di Caraci. Caraci è un marchio di produzione artigianale di dolci che utilizza il pistacchio Verde di Bronte D.O.P. certificato. Oltre alla versione classica o con vasetto di crema al pistacchio, esiste anche la variante senza glutine per rendere il Natale gustoso e goloso davvero per tutti! Il prezzo, pur trattandosi di un prodotto artigianale con un prodotto preziosissimo al suo interno è assolutamente democratico.
Avete bisogno di fare regali aziendali? È possibile anche acquistare kit con 3, 6 o 10 panettoni a prezzi competitivi andando a risparmiare sulle quantità. Non attendete troppo però, per essere certi di avere il vostro panettone per Natale vi conviene affrettarvi e prenotare subito la vostra specialità al pistacchio preferita.
Caraci è un e-commerce che nasce legato al territorio di Bronte dove dal 2017 è nata l’azienda locale; a dirigere Caraci è un team giovane e frizzante che vuole davvero valorizzare il territorio e i suoi frutti. Fiore all’occhiello, o forse sarebbe meglio dire oro del territorio, è chiaramente il Pistacchio Verde di Bronte D.O.P. una eccellenza invidiata in tutto il mondo dal sapore, dal colore e dalla forma inconfondibile. Eppure i consumatori non sanno che solo una percentuale davvero bassa di prodotti a base di pistacchio proviene davvero da qui; Caraci fa parte delle aziende che mettono nero su bianco la certificazione della provenienza del proprio pistacchio e che produce eccellenze incredibili: non solo i panettoni natalizi ma anche dolci a tema con altre festività come la colomba di Pasqua, dolci e creme spalmabili.
Sull’origine del Panettone esistono numerosi racconti. Una narrazione afferma che il Panettone prende il nome da Pan de’ Toni, un garzone della cucina di Ludovico il Moro. Secondo il racconto, il capocuoco degli Sforza bruciò accidentalmente il dolce delle feste natalizie. Per rimediare al danno, Toni mescolò farina, uova, uvetta, zucchero e frutta candita con lievito naturale per ottenere un dolce superbo. Per questo motivo, il duca chiamò il piatto Pan de Toni (pane di Toni), in onore del suo creatore.
La storia di Ughetto degli Atellani, falconiere milanese, che si innamorò di Algisa, figlia di un rinomato fornaio, è uno dei racconti. Per starle vicino, accettò un lavoro nella panetteria del padre. Cercò di preparare un dolce squisito per sorprendere il padre di lei. La miscela di farina, uova, burro, miele e uvetta fu così apprezzata che i due si sposarono e vissero felici e contenti. Le suore di un convento milanese avrebbero apprezzato così tanto il dolce natalizio di suor Ughetta da pregarla di rifarlo l’anno successivo. Suor Ughetta, la cuoca del convento, preparò il dolce utilizzando solo i pochi ingredienti disponibili nella dispensa, tra cui frutta candita e uvetta.