Conservare gli alimenti dopo averli confezionati con una macchina sottovuoto alimenti per privarli dell’ossigeno che può portarli a deteriorarsi presto è ormai una prassi abbastanza comune anche nella lotta agli sprechi alimentari. Infatti quando si tratta di confezionare e conservare alimenti occorre farlo usando la massima accortezza per assicurare che gli alimenti vengano conservati nella massima igiene e sicurezza così da mantenersi intatti e sani – insomma, evitando che vadano a male – e che le loro caratteristiche organolettiche si mantengano inalterate anche al passare del tempo. La macchina sottovuoto alimenti è lo strumento con il quale poter compiere quest’operazione.
Ma…perché preferire una macchina sottovuoto a campana invece di una macchina sottovuoto a barra o viceversa? Cerchiamo di farci un’idea su questi modelli differenti di confezionatrici sottovuoto.
Le macchine sottovuoto alimenti nascono come strumenti per il confezionamento per la conservazione a lungo termine degli alimenti crudi e cotti, in totale sicurezza.
Attraverso la tecnica del sottovuoto viene aspirata tutta l’aria – e quindi tutto l’ossigeno che è la causa principale del deterioramento dei cibi – presente all’interno del contenitore dove sono custoditi i cibi – contenitori o sacchetti ermetici – in modo da impedire a batteri e microbi di riprodursi e impedire la formazione di muffe e la presenza di umidità. Questo assicura che la qualità del cibo rimanga intatta per lungo tempo. Garantendo massima igiene e assenza totale o quasi totale dell’ossigeno (a seconda della loro potenza si può arrivare ad aspirare fino al 99,9% dell’aria presente nel sacchetto ermetico che si usa), le macchine per sottovuoto permettono di conservare i cibi a lungo mantenendoli come se fossero sempre freschi.
Tutte le macchine per sottovuoto hanno un funzionamento facile, pratico e allo stesso tempo molto efficiente. Il funzionamento delle macchine a campana e delle macchine a barra è molto simile ma ci sono importanti differenze che rendono le macchine a campana più efficaci delle altre.
Si procede inserendo l’alimento dentro la specifica busta sottovuoto. Successivamente si inseriscono i lembi del sacchetto – nelle macchine a sottovuoto esterno – o l’intero sacchetto nella macchina sottovuoto. Qui una pompa risucchia l’aria e ne estrae una certa percentuale in base alla potenza di aspirazione della macchina (espressa in mbar), fino il 99,9%. La fase finale del processo è la saldatura termica: il sacchetto viene saldato per impedire modifiche o alterazioni della confezione sottovuoto.
Entrambe le tipologie di macchine in genere sono realizzate in acciaio inox o alluminio – materiali tipici per questa tipologia di strumenti che devono essere usati a contatto con gli alimenti – e dispongono di display di controllo con un pannello di comando che permette di impostare i programmi.
Le differenze di funzionamento tra i due modelli sono l’elemento da considerare per scegliere tra l’uno o l’altro modello. A queste differenze si aggiungono le differenze nei prezzi e nelle dimensioni che risultano altrettanto rilevanti quando di sceglie l’acquisto da fare.
Nelle macchine sottovuoto ad esterno il prodotto da conservare viene inserito nell’apposita busta e successivamente la macchina aspirerà tutta l’aria e sigillerà la busta ermeticamente per garantire così la conservazione fino al momento in cui il sacchetto sarà nuovamente aperto.
Le dimensioni di una macchina sottovuoto a barra sono in genere ridotte. Si tratta spesso di modelli da banco, così che richiedono poco spazio per il loro utilizzo e altrettanto poco spazio per la loro conservazione quando non utilizzate.
Le loro dimensioni ridotte insieme alla potenza di aspirazione minore di quella delle confezionatrici a campana riducono la quantità di alimenti che si può sottoporre a processo di sottovuoto e allunga il tempo del processo. I loro prezzi sono contenuti e le rendono appetibili per un investimento per uso familiare.
Per questi motivi le macchine a barra sono preferite per un utilizzo domestico.
Preferita sicuramente per utilizzo professionale presso ristoranti e attività simili, è molto apprezzata – specialmente quando il modello è poco ingombrante, di facile utilizzo e di prezzo sostenibile – per uso domestico.
Anzitutto garantiscono una doppia conservazione sottovuoto, sia interna sia esterna. Si inserisce interamente l’alimento all’interno dello specifico sacchetto sottovuoto, si inseriscono i lembi del sacchetto nella macchina sottovuoto. Una volta chiuso il coperchio, la macchina crea il vuoto all’interno della vasca e, di conseguenza, anche nella confezione. La pompa risucchia l’aria, estraendone circa il 99,9%. Le sue barre riscaldate effettuano una doppia saldatura termica.
La maggior – quasi massima – quantità di aria aspirata da una confezionatrice sottovuoto professionale a campana assicura un grado di vuoto molto elevato che rende più sicuro il cibo conservato. Per questo è l’unica scelta nel momento in cui si desidera una conservazione ottimale e durevole del prodotto confezionato e per questo è la scelta per chi lavora nella ristorazione.
Può essere usata anche per il sottovuoto di alimenti liquidi o fluidi, cosa che le macchine sottovuoto a barra non possono fare.
In base al tipo di buste usate per il sottovuoto, gli alimenti possono essere sottoposti a diversi metodi di cottura (cottura al forno o a bagnomaria) e alla refrigerazione in totale sicurezza.
I sacchetti consigliati per le macchine sottovuoto a campana professionali sono quelli lisci, poiché assicurano un risultato più efficiente. Sono anche più adatte alla doppia azione di sottovuoto a cui vengono sottoposti.
Sono disponibili sia come modelli da banco sia come modelli carrellati. Questi ultimi sono la soluzione ideale per chi deve imballare prodotti voluminosi.